La radiografia del femore, o RX femore, è un esame radiologico che mediante l’utilizzo di raggi X consente l’individuazione non solo di patologie ossee, come fratture e lussazioni, ma anche alterazioni che determinano malformazioni delle ossa.

La radiografia del femore è utile come prima valutazione di modificazioni delle ossa e delle articolazioni, come:

  • Malformazioni scheletriche;
  • Processi degeneratici o neoplastici;
  • Fratture;
  • Valutazione di guarigione dopo una frattura;
  • Controllo della presenza di patologie di natura tumorale;
  • Controllo della parte interessata prima di un intervento chirurgico;
  • Processi infiammatori o infettivi.

Si distinguono due tipologie di fratture, composte e scomposte, in presenza o meno di uno spostamento dei frammenti lesionati e la conseguente perdita del loro allineamento. La frattura può essere poi completa o non completa, a seconda che vi sia una lesione con o senza separazione dei segmenti. Si parla infine di frattura multipla, se la rottura avviene in molteplici punti.

A cosa serve la radiografia del femore?

L’rx del femore indaga appunto il femore, osso della coscia collegato in alto all’osso iliaco, grazie all’articolazione dell’anca e in basso alla tibia, per mezzo dell’articolazione del ginocchio.

Come viene eseguita la radiografia del femore?

L’esame radiologico del femore viene eseguito in maniera rapida e in massima sicurezza. Prevede che il paziente assuma una particolare posizione, indicatagli dall’operatore e tale da far evidenziare i raggi X inviati dallo strumento. Le strutture di un organismo assorbono i raggi X in modo differente.

Quelle più dense, come ad esempio le ossa, assorbono la radiazione più facilmente di quelle meno dense e la parte di radiazione non assorbita può essere impressa su una lastra fotografica.

La radiografia del femore è un esame pericoloso?

L’esame di radiologico del femore è di rapida esecuzione, non invasivo e sicuro. Gli effetti delle radiazioni sull’organismo umano sono ormai noti, e lo sono anche i potenziali rischi. Ma le dosi di radiazioni utilizzate oggi per eseguire l’esame e il tempo di esposizione si sono ridotti significativamente rispetto agli anni passati con un vantaggio per i pazienti.

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