L’ecografia dell’apparato urinario è una procedura diagnostica realizzata con lo sfruttamento degli ultrasuoni e non di radiazioni ionizzanti, che consente di studiare da vicino i reni e la vescica.
Nello specifico, questo esame viene svolto ai pazienti per mettere in evidenza l’anatomia e la funzionalità di reni, vie urinarie, vescica ma anche altri organi adiacenti e connessi, tra cui: le ghiandole surrenali, il retroperitoneo e la prostata.
Con minor facilità sono visibili gli ureteri, i condotti che trasportano l’urina dai reni alla vescica, a causa delle piccole dimensioni, a meno che non siano molto dilatati.
Scopriamo nel nostro approfondimento di oggi a che cosa serve l’ecografia dell’apparato urinario, come funziona e per chi è indicata.
A che cosa serve e quando è utile l’ecografia
I pazienti che si rivolgono al Centro Medico Radiologico Borgomanero per lo svolgimento dell’ecografia dell’apparato urinario hanno la necessità di diagnosticare o escludere la presenza di condizioni patologiche tra cui:
- Malformazioni, tra cui rene a ferro di cavallo oppure rene ptosico;
- Cisti;
- Calcoli nei reni e/o negli ureteri;
- Tumori benigni o maligni;
- Valutazione del corretto funzionamento della vescica, analizzando se non rimane un residuo post- minzionale.
La preparazione all’ecografia dell’apparato urinario
Coloro che hanno la necessità di effettuare un’ecografia dell’apparato urinario devono eseguire alcuni semplici linee guida per lo svolgimento corretto della procedura diagnostica.
Nello specifico, è necessario che il paziente, il giorno dell’esame:
- Si presenti presso la struttura a digiuno e con la vescica piena;
- Non abbia urinato nelle ultime 2-3 ore precedenti all’esame;
- Rimanga idratato, bevendo almeno un litro e mezzo di acqua. Sono da ritenersi esclusi da quest’ultimo punto i bambini, i pazienti cardiopatici o nefropatici e tutti coloro che sono sottoposti a restrizioni idriche.
L’esame è indolore, non è assolutamente pericoloso e ha una durata media di 15-20 minuti. Qualora dovesse essere effettuato in una zona dell’addome interessata da infiammazione, è possibile che il paziente avverta un leggero fastidio o una lieve sensazione di dolore. Anche la pressione della sonda sulla vescica piena potrebbe causare un innocuo fastidio al paziente.