Tutti almeno una volta nella vita sentiamo parlare della comunissima appendicite. Si tratta di una patologia che se non trattata, specie nella sua forma acuta, può portare a complicanze severe quali la perforazione e la peritonite.
Il sintomo più importante, presentato dai pazienti, è il dolore addominale, il quale si presenta nella parte bassa e destra dell’addome che può diffondersi al resto del ventre. Esso può essere accompagnato da febbre, nausea, gonfiore, inappetenza e vomito.
Grazie agli esami diagnostici, a vostra disposizione senza lista di attesa presso il Centro Medico Radiologico Borgomanero, è possibile ridurre la possibilità di ricorrere all’appendicectomia.
Nello specifico hanno acquisito sempre più importanza, per una diagnosi precoce: l’ecotomografia, la tomografia computerizzata e la risonanza magnetica. Pratiche sempre meno invasive, capaci di soddisfare le esigenze fisiologiche dei pazienti senza sottoporli a una quantità eccessiva di radiazioni.
Scopriamo nell’approfondimento di oggi tutte le informazioni dedicate all’appendicite, in correlazione alla diagnosi della stessa.
Informazioni utili sull’appendicite acuta
L’appendicite nella forma acuta rappresenta l’emergenza chirurgica più comune nei pazienti aventi tra i 20 e i 40 anni. In alcuni casi la diagnosi può non essere immediata, in quanto l’insorgenza di sintomi in forma invalidante appare nel momento in cui è necessario intervenire a livello chirurgico.
La diagnostica per immagini gioca un ruolo fondamentale per l’identificazione, la stadiazione e caratterizzazione della patologia, rendendosi indispensabile in caso di dubbio di infiammazione dell’appendice.
Tra la diagnostica per immagini, di primaria importanza è stata la diffusione dell’ecografia, la quale ha dimostrato sin dalla sua diffusione un’accuratezza diagnostica elevata compresa tra il 70 e il 95%, con caratteristiche di non invasività, reperibilità, accessibilità grazie al costo non elevato della prestazione.
Perché vengono effettuati esami diagnostici
Il sintomo più comune della manifestazione dell’appendicite risiede nel dolore addominale al quadrante inferiore destro, che può presentarsi in forma acuta o leggera.
Nei casi non ancora chiari, l’osservazione della parte anatomica interessata offre la possibilità di non ritardare troppo l’esecuzione di un intervento chirurgico il cui svolgimento sarà necessario, evitando il rischio di complicanze settiche.
La non considerazione del problema, come anticipato all’inizio dell’approfondimento, può portare all’insorgenza di complicanze settiche e appendicectomie non necessarie.
Il trattamento dell’appendicite, a seguito della diagnosi, può essere di due tipologie:
- Chirurgico, con il classico approccio laparotomico, ossia una piccola incisione effettuata sul fianco destro, oppure un intervento in laparoscopia
- Conservativo, in cui si propone l’assunzione di antibiotici volti a raffreddare il processo infettivo.