La Moc, ovvero la mineralometria ossea computerizzata, è un mezzo per la misura della densità minerale ossea. Di questa tecnica esistono diverse tipologie, tra cui in particolare la MOC DEXA (Dual-energy X-ray absorptiometry).
Oggi le scopriremo assieme in questo articolo di CMR Borgomanero, centro che può vantare un’importante specializzazione nella tecnica.
Come funziona la Moc – Dexa
L’assorbimetria a raggi X a doppia energia, ovvero la DXA, precedentemente DEXA, comporta l’emissione di due fasci di raggi X, con differenti livelli di energia, che vengono inviati sul tessuto osseo del paziente.
Dopo questo processo viene sottratto l’assorbimento del tessuto molle, ed è quindi possibile determinare l’assorbimento del fascio da parte dell’osso e la sua densità minerale ossea. Secondo il principio dell’assorbimetria fotonica l’assorbimento è infatti proporzionale alla densità dei tessuti ossei.
Per cosa viene usata la Moc – Dexa
La MOC viene utilizzata per determinare la predisposizione alla riduzione del contenuto minerale osseo e quindi alla comparsa dell’osteoporosi. Così facendo si può intervenire in tempo e mettere di conseguenza in atto i relativi provvedimenti. Tra le varie terapie non invasive troviamo la dieta e l’attività fisica, mentre per le terapie è consigliata l’alendronati, volta ad arrestarne l’evoluzione della malattia.
Sono soprattutto le donne al momento della menopausa a essere colpite da osteoporosi, a causa di motivi ormonali legati a questa fase della vita. Si stima che un terzo delle donne caucasiche oltre i 50 anni soffra di osteoporosi, e che più del 75% dei casi non venga diagnosticato.
Tale patologia è caratterizzata da fragilità ossea ed espone al rischio di fratture anche spontanee, che si possono cioè verificare anche in assenza di traumi importanti. La frattura da osteoporosi rappresenta una malattia sociale importante e la MOC si rivela uno strumento utile per ridurre tale rischio proprio per il suo ruolo di prevenzione e cura nei tempi ottimali.
La densitometria, infine, assiste i medici non solo nella diagnosi di osteoporosi e nella determinazione del rischio di fratture, ma anche nel monitoraggio della risposta del paziente alle terapie.