La tac dentale è uno specifico esame usato per identificare eventuali anomalie emerse dalla cosiddetta panoramica dentale.

Oggi CR Borgomanero ci racconterà della TAC dentale, spiegandoci non solo come funziona ma anche quando risulta necessario eseguirla.

TAC dentale: casa sapere riguardo all’esame odontoiatrico

Riprendendo dalla definizione iniziale, la tac dentale è un esame di secondo livello per identificare con maggior chiarezza e precisione rispetto ad una panoramica dentale eventuali anomalie che, durante questo primo esame, sono emerse. Solo grazie a questo sistema è possibile ottenere immagini tridimensionali e più dettagliate, in questo modo sarà più facile per il dentista capire la quantità di osso a disposizione per l’impianto e l’eventuale necessità di ricorrere a un innesto osseo. Aiuta inoltre a pianificare la posizione degli impianti nel rispetto delle strutture nervose e vascolari.

L’esame è caratterizzato da una bassa dose di radiazioni, rispetto ad altri esami di radiografia. Questo consente l’utilizzo routinario della TC cone bean anche nei bambini. L’unica problematica ed eventualità, riguarda le donne in gravidanza per le quali sarà il personale medico a valutare se sia il caso di eseguirla o aspettare la fine della gravidanza..

Tipologie di TAC dentale

Durante la Tac dentale, a seconda dell’apparecchiatura necessaria, il paziente può essere disteso su un lettino scorrevole o mantenuto in posizione seduta su una poltrona.

Tra le varie tipologie possibili di TAC troviamo quella tradizionale demoninata TC spirale (TC fan beam), ma anche la cosiddetta la cosiddetta tomografia computerizzata a cono (TC cone beam), i cui vantaggi risiedono nella minor dose radiogena e nella migliore qualità delle immagini radiografiche.

 In media l’esame dura dai 20 ai 40 secondi e non è in alcun modo doloroso.

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